Il "quasi" velivolo in scia

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  1. aamedeo
     
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    Mi metto per un minuto nei panni dell' eventuale attentatore.
    Se voglio fare il maggior danno possibile, ed esserne sicuro, non mi fido di una "sveglietta" che magari, in caso di due ore di ritardo, mi fa esplodere la bomba quando l' aereo e' ancora a terra.
    Mi converra' dunque collegare un attuatore a pressione (un integrato della National di quelli che citavi tu prima, che si attiva all' aumento della pressione), costo di allora forse 5000 lire, mettere in serie un oscillatore (2000 lire) ed un contatore in cascata (altre 2000), e con meno di 10000 lire ho la CERTEZZA che la mia bomba esplodera' dopo il decollo, dopo il tempo che stabiliro' io, esattamente.

    Con questo sistema (ovviamente non con questo scopo), con due interruttori manuali ed una manciata di led, in quel periodo ho costruito un cronometro digitale, rozzo ma precisissimo.

    Saluti a tutti, ed in particolare ai nuovi entrati sul forum.
     
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  2. jollyroger88
     
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    riguardo alla bomba faccio alcune considerazioni:
    1) in nessun altro attentato i terroristi si sono preoccupati di far cadere l'aereo in mare piuttosto che sulla terraferma x far sparire le prove
    2) una bomba come quella ipotizzata da amedeo presuppone che sia stata collocata nelle poche decine di minuti che l'aereo è stato in parcheggio a Bologna, con le difficoltà che la cosa comporta
    3) la bomba nella toilette (o comunque la bomba collocata a bordo) è un caso senza precedenti: tutti gli attentati riportati su aviation safety si riferiscono a bombe imbarcate con i bagagli o attentati suicidi (a meno che su I-TIGI non ci fosse un kamikaze che si è fatto esplodere in bagno, tutto può essere)
     
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  3. KrazyKotik
     
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    Quanto affermato da JollyRoger ha una sua logica: sembra poco probabile che un attentatore abbia potuto collocare una bomba a bordo con il poco tempo a disposizione sullo scalo di Bologna e, pure, una collocazione nella toilette sembra poco verosimile. In materia, però, ricordo un brano di una delle consulenze dell'ing. Bazzocchi che più o meno diceva che non era poi così complesso collocare una bombetta da pochi etti di esplosivo nel retro del contenitore delle salviette o tra il rivestimento interno e quello esterno della fusoliera, quindi non sarei così sicuro circa l'impossibilità di collocare un ordigno a bordo in pochissimi minuti, avendo le opportune dritte (non poi così arcane...). Ricordiamo soprattutto che l'aereo era pressurizzato, quindi una piccola carica avrebbe potuto avere effetti catastrofici.

    Facciamo però un piccolo esercizio "di pensiero". Assumiamo che - per ragioni di diversificazione degli investimenti - una società di trasporti X decida di aggiungere alla sua collana di attività anche altre cosette, in cui essa possa avere qualche problemino con personaggi che, con gergo inglese, definiremmo quantomeno "shady". Supponiamo che questi signori - per ragioni da definire - abbiano la necessità di dare a quella società un avvertimento circa l'andamento del loro reciproco business, ricordandole che i mezzi di trasporto sono aggeggi costosetti e delicati. "A small present would beautifully do..." un regalino ci starebbe bene! e mettono un presente di avvertimento approfittando di una delle pause di attività del mezzo e chiedendo la cortesia di fare la consegna a qualcuno che di quel mezzo abbia conoscenza. Diciamo che l'avvertimento sia congegnato così da scattare a mezzo sicuramente fermo, per cui qualcuno decide di regolare il meccanismo di scatto del regalo con un congruo tempo di margine rispetto al fine attività del mezzo stesso. Ipotizziamo che il mezzo - invece - faccia più tardi del previsto perchè bloccato da contrattempi vari e, infine, che l'attivazione del presente comporti un altrimenti piccolo danno al mezzo stesso, che però avviene nel momento in cui quel mezzo poteva danneggiare molte persone... La cosa potrebbe funzionare anche se - supponiamo - quella società decida di giocare uno scherzo alla sua compagnia di assicurazioni, invece di essere coinvolta in relazioni pericolose con amichetti simpatici e giocherelloni, facendo in modo che a uno dei suoi mezzi capiti qualcosa in rimessa, ma sbagliando i conticini perchè il mezzo fa tardi.

    Questo esempio (cretino e fasullo) per dire che di teoremi se ne possono mettere su tanti, ma che tutto non si può provare... sarebbe stato interessante avere un po' di informazioni sulla sicurezza a terra sia dell'aeroporto di Bologna, che di tutti gli scali italiani. Sarebbe stato simpatico avere qualche idea in più su come funzionava l'Itavia. Così, per sapere. Magari non ne sarebbe uscito nulla, comunque...

    Saluti a tutti

    KK
     
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  4. mau807
     
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    Perfetto, avrebbero potuto spiegarci molte cose e invece ...
    sappiamo tutto di tantissime altre delle quali è arduo capire il collegamento con Ustica,
    un esempio per tutte "il referendum Monarchia Repubblica"

     
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  5. dubbiososempre
     
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    Salve a tutti,
    sono nuovo, ho appena terminato la full immersion e voglio esprimere una opinione da non esperto.
    Ho 31 anni, quindi non ho vissuto direttamente la vicenda, ma mi ha appassionato la vicenda di Ustica a partire dalla visione del film " Il muro di gomma" quando avevo 14 anni. Di recente ho rispolverato questo interesse guardando la trasmissione di Paolini e leggendo diversi libri, seguendo trasmissioni ( ho ancora vivo il ricordo della trasmissione di Augias, la telefonata per me è semplicemente agghiacciante, anche se qualcuno, come ho potuto vedere sin qui, mi dirà che poteva essere un ciarlatano qualunque che si è divertito a mettere un pò di pepe nella vicenda ).
    Ripeto non ho nozioni tecniche quindi farò considerazioni di carattere generale.
    Innanzitutto mi stupisce ( anche se non troppo ) la felicità dell'Aeronautica per le assoluzioni dei generali chiamati a rispondere delle, chiamamole, inefficienze informative di quella sera e dei giorni successivi. Ho 31 anni, ma sono sufficientemente documentato e soprattutto non ignaro, per aver capito da molto tempo che i processi sulle stragi in Italia sono una farsa. Al cittadino comune l'assoluzione della Cassazione suona come una presa in giro, ma d'altra parte in Italia si sa che la giustizia non è esattamente il nostro miglior biglietto da visita. Mi stupiscono le indignazioni, seppur doverose s'intende, delle persone che aspettavano non so bene che cosa, l'Italia, qualcuno ha detto, è un paese a sovranità limitata, quindi non vedo che cosa sarebbe dovuto accadere.
    Io, in sintesi, pongo solo alcuni interrogativi, poi fate voi.
    - Si è parlato di bomba: allo stato attuale delle mie conoscenze, io sono a conoscenza di due modi di fare un attentato. Il primo, si piazza una bomba in un sito e la si fa esplodere, a mezzo timer. Il secondo, una persona porta con se la bomba e si fa esplodere. Domanda numero 1: l'aereo era in ritardo ( cosa non è in ritardo in Italia? ), la bomba aveva il timer intelligente? Domanda numero 2: una persona aveva la bomba, tra i passeggeri c'era qualche persona "famosa" nell'ambiente? Non lo so, fin'ora ho sentito dire che era tutta brava gente.
    -I radar: in diversi documenti si parla di pagine mancanti, tracciati persi, buchi di minuti, radar che non erano in funzione etc etc.... Mi vengono in mente due cose: o è accaduto qualcosa di scottante e ovviamente l'aeronautica, come forza armata ha agito di conseguenza per tutelare presunti imprescindibili interessi di sicurezza nazionale e militare, oppure, scusate, nell'aeronautica, nel 1980 lavorava un mucchio di fessi incompetenti che si perdevano le pagine dei registri, che per cambiare una bobina ci mettevano 27 minuti, che non ricordavano dove mettevano nastri, tracciati, prove dell'accaduto. Ne deduco che nel 1980 eravamo proprio in mani sicure, i nostri cieli erano davvero sicuri, e che prendere un aereo era davvero una meraviglia, sicuri del fatto che il volo sarebbe stato seguito da....un solo radar per tutto il viaggio, o quasi.... Ma d'altra parte i guasti e le esercitazioni si son sempre prodotti no? Meno male che ero piccolo.....
    -Usa, Francia,Libia: sono i tre paesi che si nominano maggiormente nella vicenda. Non entro nelle ipotesi, mi chiedo solo una cosa: perchè non hanno mai aperto gli archivi? Un sillogismo semplice vorrebbe che "se uno non ha niente da nascondere.....non ha paura della verità".
    Non so, è sempre stata mia convinzione che quando si appone il segreto, militare o di stato che sia, non ci sono mai buone notizie. Il fatto che alleati nascondano, si neghino alle richieste di spiegazioni, mi pone molto perplesso. Che ci stiamo a fare nella Nato se poi dobbiamo rimanere all'oscuro di un fatto che ha turbato e turba l'opinione pubblica italiana e ha causato la morte di 81 persone?
    Passo la palla.
    Ciao, Christian
     
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  6. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (dubbiososempre @ 19/3/2008, 12:56)
    Salve a tutti,
    sono nuovo,...
    Ciao, Christian

    Benvenuto Christian,
    riguardo quello che dici, alcune considerazioni sono giuste. ritengo anch'io che l'AM avrebbe potuto essere + collaborativa, però non si può avere il prosciutto sugli occhi di fronte alle modalità tenute degli inquirenti (vedi la grottesca vicenda del MiG di Castelsilano)
    Ciao a presto!
    JR
     
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  7. aamedeo
     
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    Un caldo benvenuto a Christian.

    I tuoi interrogativi sono perfettamente leciti; quello che e' importante e' porsi delle domande e poi cercare di darsi delle risponste che siano frutto di una personale elaborazione e non derivino solo da un "sentito dire" o, peggio, che siano gia' preconfezionate da altri; per cui cercero' di darti qualche input che poi tocchera' a te vagliare con la tua intelligenza ed il tuo spirito critico.

    - Per quanto riguarda l' ipotesi bomba, in questo stesso thread, poco piu' sopra, si discuteva della relativa facilita' con cui si puo' (si poteva allora, direi io) piazzare una bomba a bordo; a mio avviso, e senza essere condiviso da molti, era anche abbastanza facile fare in modo che esplodesse come, secondo me, e' esplosa, ovvero dopo l' inizio della discesa.

    - Tu dici : "l' assoluzione della Cassazione suona al cittadino come una presa in giro".
    Bene, mettiamoci d'accordo su cosa il cittadino dovrebbe sentirsi preso in giro: io personalmente mi sento preso in giro dal fatto che un' inchiesta, durata quasi venti anni, non riesce a dare un nome ed un volto ai veri responsabili della strage, ma si limita a chiedere l' incriminazione dei vertici dell' Aeronautica per "non aver detto esattamente" cosa era successo; ma chi lo sapeva, a parte i veri autori e gli eventuali mandanti??
    Io credo nessuno, per cui le sentenze di assoluzione piena sono state viste da me, che non faccio e non ho mai fatto parte dell' Aeronautica, come lla vittoria, sia pure con molti anni di ritardo, dell Diritto. Fermo restando che continua il mio rammarico per non poter vedere ancora dietro le sbarre gli autori di un orrendo crimine.

    - Mancanza dei documenti : io adesso la butto qui, certo di sollevare un vespaio di critiche, ma certo anche di esprimere una MIA idea, ed abbastanza convinto di non essere molto lontano dalla verita'.
    Partiamo da un punto certo : come ho riportato in un mio post precedente, rispondendo nel corso di una lunga polemica con un altro utente del forum, e' dimostrato che quello che gli inquirenti nell' immediatezza dell' evento (parlo dei primi mesi) hanno chiesto, gli e' stato consegnato, con le dovute cautele (autorizzazioni ministeriali); mi riferisco ai nastri dei radar di Fiumicino, di Marsala, ed altro; tutto il resto, e' facile supporre che se nessuno lo ha richiesto, chi lo deteneva ha probabilmente supposto che non fosse importante, e se ci pensi bene, quale operatore per esempio di Siracusa, che non ha visto niente per cui non ha registrato niente visto che il radar guarda dall' altra parte avrebbe dovuto immaginare che il brogliaccio gli sarebbe stato richiesto dieci anni dopo ? (Chi di noi conserva TUTTI i documenti di casa sua per oltre dieci anni? )
    Ripeto, adesso la butto li' cosi', e chi sa se sono lontano dalla verita', magari prima di procedere alla distruzione "ufficiale" dei registri ormai obsoleti, qualcuno ha pensato (MALE) di raccogliere tutto quello che c' era di disponibile relativo a quel giorno, per farne un bel dossier da tenersi per "uso personale"; e poi ovviamente quando si e' scatenato tutto il casino, non e' che lo potesse tirar fuori ......

    Mi accorgo che la sto tirando per le lunghe, e mi fermo qui.
    Vista l' ora, saro' il primo ad augurare BUONA PASQUA A TUTTI !.
     
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  8. dario911
     
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    Ciao a tutti. Mi chiamo Dario, lavoro come giornalista a Napoli ed anche io, per diversi anni, ho avuto modo di interessarmi alla strage del volo I-TIGI. Innanzitutto, vorrei sottolineare una cosa: non sono i militari ad essere vilipesi in questa storia, bensì il popolo italiano, la gente, chi ha dovuto ingoiare per anni tutte le assurdità che gli uomini in divisa (Aeronautica, Marina, Carabinieri, Esercito) hanno cercato di propalare al pubblico ignaro.
    Depistaggi, manovre dei servizi segreti, disinformazione, reticenze, vergognose omissioni, sono le armi che i militari hanno utilizzato per cercare, in ogni modo, di addormentare l’opinione pubblica, sviando dai punti chiave dell’inchiesta l’interesse della gente.
    Ovvio, con ciò non voglio assolutamente affermare che i militari siano tutti uguali. Però, se davvero ti ritieni vilipeso, dovresti prendertela proprio con i vertici delle forze armate, che hanno disatteso il giuramento di fedeltà alla Repubblica. Loro si sono cacciati, scientemente, in una situazione tanto grave, che ha gettato discredito sulle forze armate.
    Ho letto una serie di strumentalizzazioni impressionanti degli elementi contenuti in questa serie di analisi tecniche relative all’abbattimento. Innanzitutto mi viene da sorridere nel leggere che qualcuno ancora parli dell’ipotesi bomba.
    Se vuoi far esplodere in volo un aereo, utilizzi una bomba con innesco a tempo, logicamente, no? Però, se il volo parte con due ore di ritardo, un’eventuale bomba esploderebbe quando l’aereo si trovera ancora sulla pista.
    Il tipo di esplosivo utilizzato per le bombe poi è, solitamente, TNT (trinitrotoluene). La tipologia di esplosivo rinvenuto sui resti del DC9 è del tipo C4, ad alta potenza detonante, utilizzato nella fabbricazione di ordigni bellici e testate missilistiche.
    A maggior ragione, basti pensare che la violenza con cui le particelle sono penetrate nelle pareti dell’aereo (frammenti di ossa, parti metalliche, plastiche) sono totalmente incompatibili con la potenza detonante di una semplice bomba. Solo l’esplosione della testa di guerra di un missile potrebbe sviluppare un’onda esplosiva, con relativa pressione, compatibile con la capacità di penetrazione delle schegge evidenziata, appunto, nel DC9.
    In oltre una bomba, a bordo di un velivolo, la si piazza nel portabagagli, che sul DC9 è posizionato in coda. Allora, se è stata una bomba, mi spiegheresti come mai il portellone di coda, che chiude lo scomparto bagagli, è stato ripescato integro?
    I militari (quelli a cui, guarda caso, l’ipotesi bomba fa più comodo…), hanno obiettato che l’ordigno esplosivo potesse essere posizionato internamente alla toilette. Ebbene, allora come mai gli arredi interni della toilette (lavandino, in particolare) sono stati rinvenuti pressoché intatti? È strano: si distrugge l’aereo, ma la componentistica nel luogo in cui avviene l’esplosione rimane intatta…
    Andiamo…!!!
    Se si fosse trattato di una bomba, come spiegheresti la presenza di un frammento metallico, proveniente dal carrello anteriore del DC9, conficcata nella gamba di uno dei passeggeri? L’esplosione di un ordigno a bordo del DC9, com’è facile intuire, proietterebbe verso l’esterno i frammenti e le schegge, non certo verso l’interno. A meno che la fisica non sia solo un’opinione...
    Come mai la lamiera, in corrispondenza della zona anteriore destra della fusoliera, risulta piegata verso l’esterno, in corrispondenza della presunta area in cui si è verificata l’esplosione della testa di guerra del missile?
    Come mai, dimmi, la moquette interna, pervasa da tracce di esplosivo C4 militare, risulta tranciata di netto dall’esterno verso l’interno, dal basso verso l’alto?
    Sei davvero convinto che, a seguito dell’esplosione di una bomba, i rottami del DC9 si sarebbero sparsi in un raggio di 40 km?!
    Beh, saresti un inguaribile ottimista!
    Direi che ce n’è abbastanza, fin qui, per smontare la tanto cara, ai militari, ipotesi bomba.
    Già, perché così ci si potrebbe lavare tranquillamente le mani, dire che si è trattato di un semplice attentato (ma contro chi?!) ed archiviare la faccenda come un effetto collaterale del clima di tensione sociale proprio dell’Italia in quegli sciagurati anni.
    No, troppo comodo, mi dispiace.
    Per tentare di smontare l’ipotesi di Priore, sei abile nel “manipolare” le prove secondo il tuo schema, screditando perizie svolte da persone di certo più competenti di me e di te (per quanto noi ci si possa documentare).
    Personalmente neanche io credo che il famoso aereo in scia al DC9 (la cui esistenza è reale, al contrario di quanto tu abbia tentato di dimostrare), fosse un MiG-23. L’autonomia di tale velivolo è pari a 2.550 km, in configurazione “trasferimento”. Un velivolo che volesse seguire la rotta ipotizzata, dovrebbe viaggiare con serbatoi subalari, in grado di garantire il massimo range operativo. Considerando che, secondo fonti vicine ai servizi segreti, il MiG-23 avrebbe dovuto effettuare uno scalo tecnico presso l’aeroporto di Crotone (quella sera chiuso per “manutenzione”), ritengo che, comunque, in linea teorica un simile trasferimento sarebbe stato anche possibile, con il benestare dei nostri servizi segreti (ti ricordo che Gheddafi era, all’epoca azionista del 13% della FIAT, e che era in ottimi rapporti con una larga fazione dei nostri servizi di intelligence).
    No, non si trattava probabilmente di un MiG-23, bensì di un F-111F statunitense, dotato di armamento nucleare strategico, in volo di trasferimento (ben 4.667 km di autonomia) dalla base britannica di Lakenheath (o da quella tedesca di Ramstein) verso Cairo Ovest, l’aeroporto che USA ed Egitto stavano allestendo per far guerra a Gheddafi.
    Da circa una decina di giorni, penso lo saprai, era in svolgimento un ponte aereo dalle bari europee ed americane verso Cairo Ovest: C-130 Hercules, C-5 Galaxy, F-4 Phantom ed F-111 attraversavano lo spazio aereo tirrenico, diretti verso il nord Africa. Scalo tecnico previsto presso l’aeroporto Turco di Incirlik.
    Per questo l’attività volativa, nei pressi dell’aeroporto corso di Solenzara, si era notevolmente intensificata in quei giorni. I francesi (ancora al di fuori della NATO), garantivano comunque, agli americani, in qualità di alleati, copertura aerea. Lo stesso facevano gli italiani, con i voli decollati da Grosseto, guarda caso diretti verso il Tirreno (dove poi se ne perdevano le tracce…).
    Ecco, in oltre, spiegato il riferimento al “razzolare” di aerei americani all’altezza di Gaeta, la sera del 27 giugno del 1980.
    E queste non sono suggestioni. Sono dati di fatto. Scomodi, per i militari, ma sempre dati di fatto.
    Hai parlato di tutti i radar. Peccato che tu non abbia fatto alcun riferimento a quello di Mortara (Pv), che alle 20:00 circa (ora locale) registra una traccia sconosciuta (militare), proveniente da nord e diretta verso il Golfo Ligure.
    Tale traccia, dopo esser stata inizialmente persa, riappare sui cieli della Toscana, nei pressi della Delta Zone (spazio aereo ad esclusivo uso militare), dalla quale esce bruscamente, immettendosi in piena aerovia, nel momento in cui sopraggiungono il DC9 e gli F-104.
    A tal proposito, non so se lo sai, esiste la registrazione di una telefonata dal CC-Roma Ciampino a Grosseto, nella quale l’operatore chiede spiegazioni circa un traffico militare che, uscito dalla Delta Zone, si immette in aerovia civile, al momento del passaggio del DC-9.
    Guarda caso, nei pressi, da circa mezz’ora era in volo un AWACS, per una missione non meglio chiarita (supporto tattico di guida-caccia avanzato, suggerirei…).
    Guarda caso, quella sera, i radiofari di Firenze e Ponza non funzionano (non è mai stato spiegato il motivo)…
    Sai a cosa serve un radiofaro? Permette al sistema di navigazione automatica di un velivolo (il “pilota automatico”, insomma), di mantenere la rotta in corretto allineamento, sollevando il pilota dal dover continuamente intervenire sui comandi per procedere all’allineamento manuale.
    In questo modo i piloti sono stati costretti a controllare manualmente il velivolo, procedendo ad una serie di correzioni della posizione che, indirettamente, potrebbero aver favorito il mascheramento del velivolo “parassita”.
    La Saratoga era in porto a Napoli, la sera del 27 giugno. Perché, tuttavia, le pagine del registro della Capitaneria di Porto, relative proprio alla sera del 27 giugno 1980, risultano mancare dal brogliaccio ufficiale? Un po’ strana come coincidenza…
    Poi, vorrei ricordare che una portaerei (e quindi la Saratoga) si sposta con un gruppo da battaglia costituito solitamente da una decina di navi (sommergibili di avanguardia e retroguardia compresi). Quindi, almeno loro, avrebbero potuto controllare la situazione, essendo dotati di impianti radar comunque meno “invasivi” di quelli di una portaerei.
    E poi, come spieghi il fatto che la pagina del registro di volo della Saratoga, relativa al 27 giugno 1980, sia stata riscritta a posteriori (un'unica calligrafia, con inchiostro di colore rosso, che copre l’arco di diversi turni di guardia, in teoria svolti da almeno tre, se non più, ufficiali…).
    Una coincidenza che il DC9 sia caduto proprio nei pressi della fossa tirrenica di avampaese, ovvero il punto di massima profondità del bacino marino (circa 3600 metri di profondità).
    Come, certamente, è una coincidenza il fatto che l’aereo sia cascato nella zona “cieca” dei radar della difesa, dove il volo poteva solo esser seguito via radio, suppongo!
    Strano, non ti pare? Guarda caso, lontano da occhi indiscreti…
    Com’è strana l’esercitazione SYNADEX lanciata da Marsala, proprio a cavallo delle 20:59, mentre l’I-TIGI cadeva in mare…
    Che dire poi del fatto che l’esercitazione sia stata immediatamente sospesa ma che, per sostituire i nastri e tornare attivi in sorveglianza, ci abbiano impiegato quasi quaranta minuti, contro i canonici quattro, otto al massimo?
    Che dire, ancora, del serbatoio sub-alare non spendibile ritrovato casualmente in zona da alcuni pescatori, nella propria rete, nei giorni successi alla tragedia, di fabbricazione NATO? E dei caschi e dei giubbotti di salvataggio per piloti da caccia, rinvenuti tra i rottami e misteriosamente trafugati (ancorché inizialmente repertati)?
    Bizzarro il ritrovamento di una lente appartenente al sistema di puntamento di un missile a testata con guida radar semi-attiva… accanto ai resti del DC9!
    Strana, la foto di un F-111F scattata da un aviere a Grosseto, nei giorni immediatamente successivi al disastro… Guarda caso si parla di un F-111F danneggiato che ha fatto ritorno a Grosseto, scortato da una coppia di intercettori F-104 appositamente indirizzati dal comando di missione.
    Che un F-111F sia stato ricoverato a Grosseto, è ormai pressoché certo. Piuttosto, è strano pensare che la aeroporto toscano non fosse omologato per ospitare quel particolare velivolo… Infatti, per permetterne il decollo, fu richiesto un compressore particolare, che fu spedito a Grosseto da Roma.
    Esiste anche una nota di carico carburante di questo F-111F, siglata in calce da un certo “Self”, supposto membro dell’equipaggio (la versione F-111F da attacco nucleare strategico è biposto). Dunque, che ci faceva un F-111F nella base toscana? Guarda caso, poi, proprio Grosseto!
    Strana, direi, la presenza di un MiG-23 nel bel mezzo della Sila, no? Ancora più strano pensare che questo sia caduto il 17 luglio del 1980, mentre era in corso l’esercitazione Damon Jam (con portaerei, fregate, incrociatori e ben 60 aerei che pattugliavano lo stretto di Sicilia)…
    Strano pensare che il SISMI abbia rilasciato una nota, datata 7 luglio 1980, in cui si faceva già riferimento al MiG-23 precipitato in Calabria (ufficialmente ben 10 giorni dopo!).
    Preveggenza?
    Strana, poi, la vicenda relativa all’autopsia sui resti del pilota… i medici che subiscono pressioni, costretti a ritrattare… Strano che l’esame autoptico di un pilota (rimasto senza nome, anzi, con ben 17 diversi nomi…) venga affidato ad un cardiologo e non ad un’equipe di specialisti, che di certo avrebbero fornito una spiegazione più approfondita circa le dinamiche del decesso.
    Anzi, ora che ci penso, è proprio strano che non sia stata effettuata un’autopsia! No, il SIOS dell’aeronautica (militari…) hanno imposto che venisse eseguita una semplice ricognizione sul cadavere. Niente esami specifici. Alla stregua di un comune incidente d’auto. Che dilettantismo (certamente voluto…).
    Strano che i resti del MiG-23 siano stati affondati nel Tirreno, all’interno di cassoni in legno appositamente costruiti.
    Strano che, per anni, i rottami del MiG-23 siano stati posti accanto a quelli del DC9, nello stesso hangar presso l’aeroporto di Pratica di Mare.
    Militari… forse sarà il loro sense of humor alquanto… noir?
    Strano che siano sparite tutte le pagine relative alla sera del 27 giugno 1980 dai registri radar dei vari siti testimoni. Addirittura, a Licola, hanno detto che la pagina era andata distrutta mentre la fotocopiavano per il giudice Priore. Peccato che la stessero fotocopiando nel camino, però!
    Quantomeno sospetto il comportamento del colonnello Russo, che nella riduzione dei dati radar per dirigere i soccorsi nel punto di inabissamento del DC9, commise una serie di errori madornali (uno stimato ufficiale superiore), che ritardarono di ore i soccorsi!
    Una disgrazia che tanta gente coinvolta nella storia sia morta in modo tanto strano: chi impiccato da un’altezza di un metro e mezzo, con le dita delle mani fratturate ed evidenti ecchimosi; chi investito da una vettura (il generale Boemio) già utilizzata per accoppare il collega, il generale Giorgieri (targa: EPT 651)… Ovviamente, entrambi coinvolti nel caso Ustica.
    La lista sarebbe lunga.
    Vedi, spesso gli scettici sorridono, richiamando la tragedia di Ramstein come emblema che dimostra come le morti connesse ad Ustica siano una forzatura.
    Primo, non ho mai trovato da nessuna parte affermazioni che leghino Ustica, Naldini e Nutarelli, solo anni dopo la tragedia delle Frecce Tricolori.
    Il coinvolgimento dei due, all’epoca dell’incidente, se non altro come possibili testimoni, era già stato accertato.
    Forse, a Ramstein, nessuno ha sabotato l’aereo o le tute anti-g. Forse, più semplicemente, esaminando il grossolano errore del pilota solista (Naldini) potrebbe essersi trattato di un errore di valutazione dovuto alla mancanza di concentrazione, ad un profondo stress (visto che sarebbe stato interrogato da Priore da lì a qualche giorno). O, forse, potrebbe aver deciso, all’ultimo momento, di suicidarsi.
    La mente umana è molto strana, è capace di tutto. Ma, con questo, non voglio affatto dire che sia andata in questo modo. Potrebbe essersi trattato di un normale incidente di volo (anche se troppe coincidenze puzzano). Forse perché non sono militare…
    Comunque è vero, su una cosa hai ragione: riguardo ad alcune morti, il collegamento con Ustica sarebbe un po’ forzato. Ma ciò non toglie che per molti, invece, appare chiarissimo, inconfutabile.
    E si tratta, molto spesso, di militari. Forse di quelli che non volevano far parte del complotto, che non riuscivano a sopportare il peso che un gesto simile esercitava sulla loro coscienza.
    Per questa gente dovresti sentirti offeso, avvilito, vilipeso! Per quelli che ci hanno rimesso la pelle, perché non volevano contravvenire al giuramento prestato, perché costituivano una minaccia.
    Non per quei pagliacci dei generali, che hanno fatto di tutto per sviare le indagini, infangare, inquinare, offendere quanti cercavano, con sacrificio e determinazione, di ricostruire i frammenti di una tragica realtà.
    Quei generali felloni, infami, che in un paese serio, e non a sovranità limitata quale l’Italia, sarebbero stati degradati, imprigionati e costretti a pagare per colpe gravissime.
    Per questa gente ti senti offeso? Per individui disposti a mettere a tacere tutto pur di non guastare i rapporti con gli “amici alleati”? Per chi ha permesso che l’oblio assopisse la coscienza di noi italiani?
    Se è per questi che ti schieri, da mero burocrate con la divisa, allora mi dispiace, ma ti riveli semplicemente un piccolo mattone del MURO DI GOMMA.


    Ah, un lapsus. L'esplosivo conteneva anche del T4, non solo del C4.
     
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  9. dario911
     
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    User deleted


    Vorrei capire poi un'altra cosa, a proposito delle faziosità che ho letto. Si sceglie di sottolineare solo alcuni episodi, dimenticandone totalmente altri, quelli scomodi.
    Come la mettiamo con tutte le intercettazioni telefoniche relative alla presenza di velivoli intorno al DC9? Perché dei militari tentarono disperatamente di contattare l'ambasciata americana per parlare con l'Air Attaché, nei minuti subito seguenti al disastro?
    Perché questa urgenza? E perché, poi, proprio gli americani? Perché si sapeva che avevano del movimento in volo. Logico, no?
    Se radaristi, gente che ha seguito la vicenda, convinti di non essere ascoltati, hanno ipotizzato loro, per primi, che si fosse trattato di un missile, di uno scenario di guerra, perché ostinarsi a chiamare in mezzo, ancora la bomba?
    Ora le dico perché, alle critiche di chi la invitava a sostenere la teoria della bomba, lei ha opposto un rifiuto anche piuttosto deciso, limitandosi a dire di vole invece esclusivamente confutare le ipotesi di Priore.
    Perché lei, come tutta l'aeronautica, non ha assolutamente alcun elemento sensato, valido, per sostenere un'ipotesi ridicola almeno al pari del cedimento strutturale.
    Se davvero si fosse trattato di una bomba (ammesso, ma non concesso), perché far sparide documenti fondamentali (registri, tabulati) oppure consegnare il materiale agli inquirenti solo dopo più ingiunzioni da parte degli inquirenti?
    Come spiegare le infinite incongruenze che, in fase processuale, sono emerse dalle testimonianze dei militari implicati nella vicenda?
    Perché sono stati falsificati gli ordini di servizio, a Marsala, relativi alla notte del 27 giugno 1980? Addirittura dei militari in vacanza, secondo l'aeronautica, erano invece in servizio quella sera...
    Borsellino, per aggirare le magagne degli ometti in divisa, sempre pronti a pararsi il sedere tra loro, invece che assumersi le proprie responsabilità, per capire chi fosse presente in sala radar quella sera, fu costretto a richiedere il registro della macchinetta del caffé!
    Ma ci rendiamo conto di che pagliacciata quei quattro dilettanti dell'aeronautica hanno inscenato pur di insabbiare tutto?!
    E' grottesco, offensivo dell'intelligenza di noi cittadini, voler far credere che tutto, quella sera, fosse tranquillo, a posto, in pace.
    Se così fosse stato, non avreste dovuto avere, voi membri del MURO DI GOMMA, la minima esitazione nel fornire il materiale TUTTO, l'indomani. Prima ancora che la magistratura si mobilitasse, sollecitando il vostro aiuto.
    Invece no, dovevate coprire, nascondere, sistemare, ritoccare. Rendere apparentemente inoffensive le prove a vostro carico.
    Incapaci di garantire la sicurezza del proprio spazio aereo, inetti, pronti solo a diffamare, deridere, forti della vigliaccheria.
    Ho fatto parte, per un certo periodo, dell'ambiente militare. Conosco i vostri valori: patria, onore, responsabilità, divisa.
    Peccato che si tratti solo di falsità, inganno a beneficio degli allocchi.
    Non vi siete assunti la responsabilità di nulla. Mai, in questi ormai quasi trent'anni, siete riusciti a convincere - nemmeno voi stessi - di aver assolto il vostro compito secondo quello che avevate giurato alla Costituzione.
    Avete impedito allo Stato, che voi dovreste servire, ogni possibilità di giungere alla verità.
    E adesso non venite a piangere rispetto, a dirvi offesi, a cercare di rifilare stupidaggini. La gente, capace di ragionare con la propria testa, esiste ancora.
    Io non credo al complotto "a priori", per sentito dire. Ne ho avuto la certezza quando ho studiato la vicenda. Quando ho letto le deposizioni, le perizie, quando alcuni militari (ufficiali dell'aeronautica), chiacchierando, affermavano cose ben precise riguardo alla caduta del DC9. Perché, evidentemente, non si è tutti uguali, per fortuna.
    Esiste brava gente, anche se magari non ha il coraggio di gridare la verità, comunque decisa a non uniformarsi - per amore della divisa, più che della Patria - alle stupide, ridicole, offensive verità ufficiali.
    Non ho mai letto una critica, fino ad ora, all'aeronautica militare. Solo giustificazioni e discolpe. Poverini, come si fa con i bambini.
    Perché questo, alla fine, si sono dimostrati. Fantocci in divisa, e basta.
    Si, sono arrabbiato. Terribilmente arrabbiato. Offeso. Oltraggiato. Disgustato.
    Forse non esiste il termine corretto per descrivere il mio stato d'animo di fronte a tutto questo. Qualsiasi aggettivo lo sminuirebbe.
    Nessun colpevole, solo 81 morti.
    A voi va bene così. Era questo che volevate, vero?
    Ma si, tanto il motivo è sempre quello: per il bene dell'Italia, per la sicurezza nazionale.
    Retorica, ipocrisia ed inettitudine.
    Ma 81 morti che non volete pagare. Vergogna!
     
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  10. aamedeo
     
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    Se non fosse tragico sarebbe ridicolo !
     
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  11. jollyroger88
     
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    CITAZIONE (dario911 @ 18/7/2008, 00:01)
    Ciao a tutti. Mi chiamo Dario, lavoro come giornalista a Napoli ed anche io, per diversi anni, ho avuto modo di interessarmi alla strage del volo I-TIGI.

    ciao dario e benvenuto! sulla 'bomba' sono sostanzialmente d'accordo con te...sulle prove a sostegno del missile no. e poi se i caschi e i giubbotti dei piloti sono stati ritrovati in mare, come ha fatto l'F111 a tornare a grosseto?
    ciao!!
    jr
     
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  12. alexda
     
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    Ho letto e riletto con attenzione tutti i post e le vostre tesi sull'incidente e vi giuro che non capisco. Considerate allucinati tutti quelli che hanno estremizzato le varie posizioni del caso... per voi il fatto che spariscano pagine di registri(cosa impensabile su registri militari dove nulla può essere "strappato") che manchino parti di nastri di registrazione proprio nei momenti salienti(legate questo fatto al discorso che non erano sotto sequestro ma va la che mancano solo delle parti e non tutti i nastri), gli avieri in servizio quella notte ritrovati impiccati,"rapinati ed uccisi" soltanto delle pure coincidenze. Ora, io non voglio tirare una conclusione che nemmeno degli esperti HANNO voluto tirare, ma mi sembra che anche voi siate chiusi nelle vostre conclusioni o no?

    una cosa però la posso dire perchè abbastanza esperto nel campo, dimenticate la bomba

    Mi scusi, ho letto solo ora il suo profilo Sig. Generale e la cosa che più mi meraviglia è con quale tranquillità scrive menzogne su un sito internet. Lei quella notte non si ricorda se addirittura fosse in volo su un aereo...che casualità...mi permetta un esempio, un mio amico carabiniere era di servizio il giorno del sequestro moro e si ricorda addirittura il piano di servizio di quel giorno...lei non si ricorda nemmeno dov'era quel giorno...ma si sà alla sua età l'arteriosclerosi può fare brutti scherzi. Comunque rispetto la sua ipotesi per carità però mi creda invece di lanciare illazioni si goda la pensione

    cordialmente
     
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  13. alexda
     
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    CITAZIONE (aamedeo @ 12/8/2008, 18:42)
    Se non fosse tragico sarebbe ridicolo !

    Il perchè non controbatti una ad una le cose che ha detto dario mi fa molto pensare... ti limiti a dire ridicolo...questo sito è RIDICOLO.

     
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  14. aamedeo
     
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    Si risponde a qualcosa che abbia un senso, non ad un mare di affermazioni inesatte,gratuite ed insensate, oltre che di offese insulse verso una persona che ha il merito di avere messo a disposizione di tutti noi una grande quantita' di informazioni che ne' tu ne' lui vi siete presi almeno la briga di leggere ....
     
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    Impossibru!!!

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    Il mio rammarico è vedere che quasi tutti i partecipanti a questa discussione sono "utenti cancellati", quindi non so se leggeranno quello che scriverò.
    Ho letto quasi tutto il sito e gran parte del forum e – se all'inizio ero semplicemente perplesso – ho poi iniziato a rendermi conto dell'enorme conflitto di interessi di cui l'Autore del sito ed alcuni partecipanti al forum sembrano non rendersi conto. Dove sta il conflitto d'interessi? Estremamente semplice: chi ha fornito (o avrebbe dovuto fornire) le prove ai magistrati era anche chi aveva commesso il reato o – quantomeno – ne era coinvolto direttamente o indirettamente.
    La pressochè totale mancanza di "visione d'insieme" che ho riscontrato leggendo il sito (e diversi post sul forum) mi ha lasciato spesso di stucco: come si possa considerare la Strage di Ustica senza considerare anche il clima politico dell'estate 1980 lo trovo incomprensibile.
    Trovo poi agghiacciante la cieca fiducia nell'istituzione militare quando è lapalissiano che – per sua stessa natura – un'arma deve nascondere quanto più possibile la verità su quello che fa... figuriamoci quando di mezzo non c'è un solo esercito ma addirittura la NATO con l'aggiunta dei Francesi, per di più nel contesto politico dell'epoca a cui facevo riferimento poc'anzi. E per favore, non venitemi a dire che "la guerra fredda è finita, se fosse come dice Priore che senso avrebbe tenere ancora nascosta la verità?", perchè passereste da una insostenibile posizione parziale ad una addirittura imbarazzante, perchè in realtà i rapporti tra Est e Ovest non si sono mai rilassati e anzi, negli ultimi anni sono addirittura peggiorati.
    Quindi, alla luce di queste cose che sono oggettivamente innegabili, c'è qui ancora qualcuno che ha il coraggio di venirmi a dire che "nel raggio di 50-60 miglia dal DC-9 non c'erano altri aerei", quando voi sapete meglio di me che per eliminare un aereo militare dalle registrazioni radar è sufficiente dropparlo, o che quelle consegnate ai magistrati nei giorni successivi alla tragedia erano delle riduzioni fatte dalla AMI stessa?
    È come se un magistrato incaricato di scoprire le prove di un omicidio chiedesse al colpevole stesso di fornirgliele!
    E poi, le coincidenze? Cioè, qui si sostiene seriamente che il fatto che la pagina del 27 giugno del registro di Licola sia tagliata e riscritta è solo una coincidenza... non so se ridere o piangere. Meno male che almeno qualcuno (Dario911) si è ricordato di menzionare il frammento del carrello ritrovato nella gamba di uno dei cadaveri; nessuno invece sembra essersi ricordato della perizia fatta dagli americani nei mesi successivi alla Strage in cui un ente terzo, sulla base di un semplice tracciato radar, aveva già ipotizzato il missile.
    L'Autore del sito e praticamente tutti gli altri partecipanti a questo Topic sono sicuramente esperti in quello che dicono, ma mi chiedo: davvero delle "persone normali", sulla base del materiale pubblicato su Internet, possono credere di riuscire a confutare le conclusioni alle quali Priore (e quindi di tutta la serie di periti) è arrivato dopo oltre un decennio di indagini? Vogliamo davvero far passare per deficiente della gente che ha dedicato una grossa fetta della sua vita a studiare queste cose?
    Potrei capire l'Autore se volesse confutare le tesi dell'accusa, ma qui si contestano le conclusioni di un giudice che per sua stessa definizione è imparziale. Io ci vedo un po' di presunzione.

    E per concludere: l'Autore si ritiene vilipeso dalla sentenza di Priore... questa cosa la ritengo quantomeno offensiva, perchè se Lei si ritiene vilipeso in quanto militare dell'AMI, come si devono ritenere i parenti delle 81 vittime?

    Per citare il magnifico monologo di Marco Paolini: I-TIGI siamo noi, ogni volta che voliamo.

    PS: vorrei anche far notare l'ironia, spero involontaria, del fatto che una persona che sostiene la teoria della bomba abbia messo nel banner del sito "strage di ustica" due fiammanti F-16 in formazione...

    Edited by Kronosaurus - 8/7/2010, 10:21
     
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92 replies since 26/11/2007, 15:03   2833 views
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